a cura di Vania Caruso
Testo critico Roberto Sottile
Michela Mascarucci approda con “TRA LE MAGLIE DI LUOGHI SILENZIOSI” alla Galleria 291 Est/Inc. di Roma come vincitrice del primo premio del contest CALCO indetto da Galileo Editore.
Dedita alla calcografia, questa scelta consapevolmente specifica della tecnica è estremamente funzionale alla sua ricerca artistica. La materia su cui, e attraverso cui, genera le immagini è il luogo della propria espressione.
Le sue incisioni incarnano un’alchimia visiva che unisce il rigore della tecnica all’esplorazione di mondi metafisici, rielaborando oniriche visioni in prospettiva geometrica. Il suo linguaggio visivo sembra quindi giocare con la tensione tra ordine e caos, tra spazi infiniti e confinati. Le linee si intersecano e si contorcono, creando strutture che sembrano annullare la dimensione temporale. Queste strutture claustrofobiche si alternano a spazi (fintamente) aperti, suggerendo una tensione tra il desiderio di fuga e l’impasse esistenziale.
Attraverso l’uso di motivi geometrici, i suoi lavori creano un paesaggio visivo che rimanda a una realtà ipotetica, fatta di linee e forme, ma il cui ordine appare solo in superficie. L’illusione di perfezione geometrica si dissipa rapidamente alla mente, suggerendo che, la realtà, agli occhi dei “Mercanti del dubbio” (titolo di una sua incisione, ndr), si rivela ben più irregolare, sfasata e incerta. Il risultato è un’immersione in un paesaggio psicologico che, pur evocando reminiscenze escheriane, si fa più intimista e meditativo. La distorsione delle forme e dei volumi innesca una sensazione di straniamento, ma anche una continua fascinazione. Ecco che la geometria, simbolo di razionalità, diventa l’arena in cui si gioca una battaglia più ampia tra chiarezza e inganno, tra certezze apparenti e dubbi indotti, in una serie che gioca quindi su un dialogo sottile tra astrazione geometrica e riflessione sociale.
Mascarucci costruisce e ci fa accedere ad un mondo metafisico in cui ricercare le cause del mondo sensibile. Elementi di non facile lettura e principi filosofici complessi non possono essere affrontati con una visita fugace nei mondi rappresentati, serve quindi un dialogo, nel quale lo spettatore trovi un coinvolgimento personale.
L’artista realizza le proprie opere sfruttando la tecnica nella sua essenza più pura, attraverso una “ricerca sedimentaria”.
Il rapporto “rituale” con la lastra di zinco, materiale favorito dall’artista, svela un legame materico con la tecnica, che la porta a cercare la definizione di una superficie attraverso la manipolazione di essa. La creazione di un vuoto ideale, che possa accogliere e generare il mondo oltre il tangibile.
In tal senso, la galleria con il suo allestimento propone un posto in prima fila davanti allo spazio scenico che si apre nelle 12 incisioni in mostra. La presenza di singole sedute poste davanti alle opere invitano ad una fruizione lenta, emotiva e regalano il tempo necessario a percepire simultaneamente le contrapposte realtà del mondo sensibile e di quello metafisico.
Come uno spettatore davanti ad una scenografia, si entra a far parte di un modo in cui la quarta parete, una maglia fatta di segni, rappresenta la realtà e oltre la quale l’architettura si struttura in un tempo personale. Ogni quinta fatta di “materia calcografica” esprime un sentimento, un concetto, non rappresenta la realtà ma ne crea una “soprasensibile”.
Infatti possiamo dire che l’artista crea soggetti calcografici che nella loro intrinseca trasparenza diventano oggetti di contemplazione. Questa “trasparenza” permette allo sguardo di attraversare l’opera portando il punto di attenzione oltre il limite fisico. È proprio questa caratteristica fisica presente nelle opere in mostra ad avvicinarle alle forme del Silenzio, che può essere transitivo oltre che trasparente, permettendo allo spettatore di proiettarsi verso altre dimensioni della realtà non necessariamente contenute nell’opera.
Vania Caruso
Tra le maglie di luoghi silenziosi
Michela Mascarucci
Vania Caruso
Roberto Sottile
dall'1 al 29 Marzo 2025
1 Febbraio 2025